ARMONIE//DISSONANZE

Mostra personale di
Giuseppe Coluzzi, Francesco Martelli e Giorgio Pistilli

a cura di Marianna Cozzuto
dal 7 al 22 dicembre 2013

Una liberazione totale. Un rifugio. Un punto di partenza.
Sono molte le declinazioni che può assumere l’esperienza artistica, e tutte di grandissima forza trainante, lo sanno bene Coluzzi, Martelli e Pistilli. Armonie//Dissonanze è una mostra che celebra l’energia potenziale raccolta negli strumenti del lavoro artistico, sprigionata dalla sapienza acquisita e dalla personalità di ogni artista e tramutata in composizioni, improvvisazioni, volumi. I tre artisti in mostra hanno una lunga storia alle spalle, fatta di studi, di sperimentazioni, ripetizioni, incontri, sono la prova che l’arte è come un organismo spugnoso che assorbe in continuazione elementi e fatti dalla vita, dalla condivisione di pensieri che diventano forme. Come dei suoni eseguiti simultaneamente, accordati, che generano in noi sentimenti di positività e piacere, i colori e i segni della tela ci trasportano nelle armonie di accostamenti, velature, composizioni. Un colpo improvviso, un elemento contrastante che rompe l’equilibrio di cui abbiamo goduto, provoca turbamento, interrompe lo stato di grazia e ci mette in contatto con il nostro aspetto più viscerale.

Giuseppe Coluzzi

Un’orchestra di colori esegue la sinfonia di trasparenze e sovrapposizioni dei quadri di Giuseppe Coluzzi. Il tempo sembra dilatarsi, tendere all’infinito eppure apparire immutabile, il lirismo delle opere viaggia su un piano alto, quello delle idee, o ancor più, su quello mistico. Lo sguardo viene rapito dalla luce che irrora le tele facendole splendere di gloria oppure si incanala nelle stesure di colore, viene filtrata, si tinge, si scalda e affiora come un luccichio prezioso dietro una forma, si rifrange tra le superfici tonali e si diffonde in una zona del quadro. I dipinti di Coluzzi sono il frutto di una sapiente tecnica pittorica. Dietro ogni dipinto c’è un pensiero preciso, un riferimento storiografico o biblico, uno stato d’animo del pittore, le forme prendono vita man mano durante il lavoro dell’artista fino a diventare un intrigo perfetto di piani, segni e linee che compongono poetiche composizioni astratte.

Francesco Martelli

Un ritmo accelerato scandisce le tele di Francesco Martelli, le forme e le macchie cromatiche si susseguono freneticamente, si trasformano, a volte si compenetrano, dando vita ad una materia viva e in continua evoluzione. Il dinamismo dei quadri è dovuto all’impeto con cui Martelli dipinge, in maniera istintiva e libera sperimenta materiali e tinte inusuali che gli permettono di fissare sulla tela il tumulto emotivo interiore, realizzando composizioni irruente che si stagliano su fondali distesi. Elementi di figurazione affiorano di tanto in tanto nelle opere, divenendo il motivo accentratore dei pensieri e dei sentimenti che hanno generato le forme. Un magma in cui si fondono passato e presente, proiettato verso il futuro, provoca alla vista turbamento, colpisce dritto allo stomaco innescando uno stato brevissimo di apnea in cui la forza del segno e del colore ci cattura.

Giorgio Pistilli

Plasmare la creta e conferirle nuova consistenza attraverso la cottura, una tecnica antichissima, rimessa in gioco per mezzo di nuove forme, al di fuori di ogni retaggio classico. Le sculture di Giorgio Pistilli viaggiano sul doppio binario di figura e astrazione, di massa e smaterializzazione. Temi sociali o figure sono i motivi generatori delle opere che si concretizzano nella materia scavata, plasmata a duri colpi o accarezzata, dalle mani dell’artista. La massa poderosa, esaltata dai contrasti cromatici, attesta la sua presenza con misteriosa eloquenza, tra i vuoti irregolari della materia scarnificata affiorano sagome di figure, nei solchi scavati emergono volti, le ombre che si stagliano sulle superfici o i riflessi della luce che entra nella creta incisa completano il lavoro iniziato dai contrasti forti dei colori scelti dall’artista. Parlare di Pistilli significa ricordare il suo grande Maestro del periodo della sua formazione romana, lo scultore Leoncillo.

Orari di visita: dalla domenica al giovedì dalle 17:00 alle 20:00, venerdì e sabato dalle 17:00 alle 22:30 | Ingresso libero